insegnante precaria..Opinioni e Manifestazioni

Bene, iniziamo l’anno sempre più fiduciosi nel futuro e chiedendoci con maggiore preoccupazione a cosa servano tante tasse pagate e tante energie spese per raggiungere un’abilitazione all’insegnamento, a cosa serva leggere tanti libri che propongono interventi educativi di qualità che però, realisticamente parlando, senza l’appoggio del contesto nel quale è inserita la scuola, diventano assolutamente inapplicabili.

Legge 133: nel prossimo triennio il Governo ha deciso di sopprimere 100.000 posti docenti e 47.000 posti ATA. Ho sentito parlare di maestri cassaintegrati.. figuriamoci per chi deve ancora entrare nelle graduatorie del provveditorato, sciogliere la riserva o è inserito in posizioni basse quanto sarà dura entrare. Ma non dovevano esserci tanti pensionamenti da permettere a molti giovani di entrare? Con i tagli la situazione mi sembra cambiata.

Nel momento in cui anche fossimo inseriti non credo che inizieremo a far parte di una scuola che si spende per la qualità educativa o per il diritto allo studio. Credo che già negli anni scorsi quelli di noi che hanno fatto supplenza si siano accorti che le classi sono numerose come anche le problematiche, che i ragazzi che hanno difficoltà sono tanti, che non sempre i sostegni o i supplenti vengono chiamati e che quindi le classi vengono assemblate. Dopo la famosa chiamata delle sette noi supplenti, alle otto, ci ritroviamo materializzati dietro ad una cattedra in una situazione già di suo piena di variabili.. classe prima? Terza? Quinta? sez. A? B? C o D? Marassi o Bolzaneto? matematica, storia, italiano, educazione fisica o all’immagine? Mensa? E poi.. tu come ti chiami? E tu invece? In qualche modo ci alleniamo ad essere pronti a tutto.. e ci stà come rodaggio, ma quando vengono assemblate due classi in una o un bambino al quale manca il sostegno sclera? Anche in quei casi la responsabilità di quello che può succedere è nostra… con la differenza che quelle condizioni non dovrebbero verificarsi! Se la scuola non ha i soldi per pagare i supplenti o deve tagliare i maestri, qualcosa mi fa pensare che queste situazioni saranno all’ordine del giorno e solo sulla nostra pelle.
Ora facendo due conti, meno personale = classi più numerose, meno soldi alla scuola = peggiore qualità del servizio. Peggiore qualità = iscrizione dei ragazzi con le famiglie che possono permetterselo alle scuole private (?) Scuola pubblica, ghetto. Iniziamo dinuovo a usare frusta e ceci e i ragazzi più deboli li lasciamo perdersi per la loro strada, probabilmente già abbastanza sfigata dalla partenza?
Ora, non voglio metterla troppo sul catastrofico, ma visto che ogni anno le notizie diventano sempre più surreali, direi che vale la pena anche di pensare ad un futuro che non vogliamo se ci aiuta ad esporci un po’ di più nella possibilità, che ancora abbiamo, di dire che non siamo d’accordo, che quello che in coscienza consideriamo importante per i più piccoli non sono grembiulini e che, non perché siamo dei fannulloni ma perché ci stiamo sbattendo in tutti i modi per ottenerlo ( tra l'altro nelle maniere dettate proprio da governo e istituzioni) abbiamo diritto ad un posto di lavoro, ad uno stipendio e ad un futuro.

Se volete partecipare queste sono le date delle manifestazioni a cui potremmo partecipare:

Lunedì 15 dalle 15.00 alle 18.00 c’è un presidio in Piazza De Ferrari (sindacati Genova eTigullio)

Il 27 settembre c’è un convegno a Roma su quello che sta succedendo

Il 17 ottobre a Roma c'è la manifestazione generale.

Lunedì ci sarò sicuramente. Chi pensa di partecipare?

Lunedì in piazza, mi raccomando numerosi!
Ma non basterà: la piazza dev'essere un momento di incontro, per vedersi, per conoscersi, per contarsi (ebbene si i numeri sono importanti..).
Il nostro impegno deve continuare: cerchiamo di coordinarci per Roma. Come muoverci? Coinvolgiamo i sindacati - qualcuno sa chi ha già aderito? - perchè organizzino pullman/treni per Roma.

Forza e coraggio

io nn credo di farcela, mi dispiace tantissimo ma ...ho una riunione di lavoro la mattina...lavoro veramente lontano! sono con voi nel cuore, un grasso abbraccio, fatevi sentire (se la riunione si chiude presto...vengo!)

Ciao a tutti ! Sono un precario che da cinque anni insegna nella scuola primaria con contratti a tempo determinato nella speranza un giorno di diventare insegnante di ruolo come tutti voi.....nonostante i tagli enormi che sono stati inferti alla scuola pubblica in questi ultimi anni ( 16oo docenti in meno solo nel territorio ligure) aumentando il mio punteggio nella graduatoria sono riuscito a lavorare in modo abbastanza continuativo, facendo ovviamente dei sacrifici enormi....... ma ora con il decreto gelmini io ,come tutti voi ,non potremmo più lavorare nemmeno come precari!!!!!!!! da il prossimo anno scolastico infatti le prime elementari avranno un solo maestro per classe, il tempo pieno diventerà un servizio a pagamento per le famiglie e verranno assunti per due soldi, giovani educatori delle cooperative che faranno un lavoro da baby sitter al posto nostro....con questo meccanismo nel giro di tre anni saranno esattamente dimezzati i posti di lavoro....
ma già da quest'anno ci sarà una forte tendenza a tagliare, infatti personalmente ora come ora non ancora ricevuta nessuna chiamata per nomine annuali o supplenze brevi... mentre l'anno scorso pur avendo un punteggio più basso lavoravo dal primo giorno di scuola....
Ragazzi combattiamo per i nostri dirittiiiiii!!!!!! per tutti i sacrifici che abbiamo fatto e che stiamo facendo!!!! è inaccettabile che persone laureate e specializzate non possano insegnare..se siamo uniti possiam cambiare le cose!! non facciamoci trasportare come foglie secche dal vento... tiriamo fuori gli attributi per ottenere ciò che meritiamo!!!!!